 Nota di Massimo Introvigne: San Benedetto Biscop (628-690), nobile  inglese e soldato di cui ricorre la festa il 12 gennaio, diventa  religioso e benedettino e dedica la vita a un grande programma di  "abbellimento" della vita cattolica in Inghilterra attraverso la cura  della liturgia e la diffusione dell'arte romanica, facendo appello ad  artisti italiani. La meditazione di Plinio Corrêa de Oliveira mette in  luce ancora una volta il legame fra missione della Chiesa, bellezza e  arte
Nota di Massimo Introvigne: San Benedetto Biscop (628-690), nobile  inglese e soldato di cui ricorre la festa il 12 gennaio, diventa  religioso e benedettino e dedica la vita a un grande programma di  "abbellimento" della vita cattolica in Inghilterra attraverso la cura  della liturgia e la diffusione dell'arte romanica, facendo appello ad  artisti italiani. La meditazione di Plinio Corrêa de Oliveira mette in  luce ancora una volta il legame fra missione della Chiesa, bellezza e  arte
                              
È interessante considerare la speciale missione di San Benedetto Biscop  nel suo periodo storico. Viene dopo l'epoca dei santi che fondano  nazioni. A questi succedono i santi che abbelliscono le nazioni. San  Benedetto Biscop è uno dei santi che rendono le nazioni più belle.
È alle origini della diffusione dello stile romanico nell'arte e  nell'architettura in Inghilterra. Con vero spirito cattolico fa venire  nel suo Paese artisti italiani. Importa vetrate cattedrale così come  libri liturgici e di musica. Mette ordine nelle feste religiose - che a  quell'epoca sono quasi tutte le feste celebrate. Introduce dunque  elementi di bellezza nella vita della religione. In seguito questi  elementi si diffonderanno dalla sfera religiosa a quella temporale.  Succede di solito così nella storia della Chiesa: la bellezza nasce  nella vita religiosa, ma non vi rimane confinata e si espande nella  sfera temporale. Per questa ragione si può dire di San Benedetto Biscop  che ha portato la bellezza del suo tempo in Inghilterra.
Ma questo santo consacrato alla bellezza non era un debole, privo di  spina dorsale o poco virile. Le sue opere hanno due grandi elementi  d'ispirazione necessari alla vera promozione della bellezza. In primo  luogo, riflettono la meditazione, la serietà e la profondità di  un'anima contemplativa che opera per la bellezza con grande rigore di  pensiero. Un'anima di questo tipo dà alla bellezza una ricchezza di  contenuto e di espressione la quale ne fa qualcosa che non solo diletta  gli occhi e le orecchie ma è capace di parlare alla mente.
In secondo luogo, San Benedetto Biscop lavora per la bellezza con  qualcosa dello spirito del guerriero che è stato. Questi guerrieri sono  uomini forti e virili, uomini che sanno combattere e comandare. Spesso  ritroviamo uomini come questi all'origine della fioritura artistica  delle nazioni. Gli uomini molli e deboli, timorosi di fronte al  combattimento, producono invece nell'arte le epoche di decadenza.
I santi che sanno come meditare profondamente e anche come essere  guerrieri sono pure capaci di far nascere un vero sviluppo artistico. È  questa la lezione che possiamo trarre dalla vita di San Benedetto  Biscop.